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E' un evento vascolare acuto a carico del circolo cerebrale che si accompagna a deficit motori, sensitivi e di uno o più funzioni cognitive (soprattutto linguaggio ), spesso con perdita di coscienza fino al coma. Esistono due tipi di ictus: ischemico ed emorragico. L'ictus ischemico è più frequente ed è dovuto ad occlusione di un vaso cerebrale o per trombo o per embolo.(la patogenesi è quindi trombo-embolica).
Se il vaso cerebrale si chiude a causa di un embolo si può ipotizzare la provenienza di quest'ultimo o dal cuore (cardiopatie con aritmie e fibrillazione atriale) o dagli arti inferiori in seguito ad emboli a partenza da tromboflebite degli arti inferiori. L'ictus emorragico si determina per rottura di un vaso cerebrale la cui causa principale è nell'anziano un elevato rialzo pressorio e nel giovane la rottura di un aneurisma congenito o di una malformazione arterovenosa. L'ictus ischemico da trombo (trombosi cerebrale) si determina a livello del circolo carotideo in seguito ad eventi steno-occlusivi supportati dalla malattia aterosclerotica e dalla conseguente formazione di placche di parete. I fattori di rischio dell'ictus sono classicamente codificati in un elenco ormai noto che vede al primo posto ipertensione arteriosa e diabete. Seguono i dismetabolismi lipidici, soprattutto ipercolesterolemia, il fumo di sigaretta, l'obesità. Alcuni considerano i contraccettivi orali causa di rischio in soggetti predisposti. Come già sottolineato le cardiopatie con fibrillazione atriale sono fattore di rischio permanente per il circolo cerebrale in quanto son potenzialmente emboligene. La moderna medicina enfatizza eventi emoreologici anche su base genetica (trombofilia genetica e pleiomorfismi) quali responsabili di ictus soprattutto in soggetti giovani. UN ruolo determinante possono averlo elevati valori di omocisteina nel sangue e deficit di acido folico. La sintomatologia dell'ictus è strettamente dipendente dall'area cerebrale compromessa. I deficit motori se completi determinano un evento plegico in metà corpo (emiplegia) se incompleti determinano un evento paretico (emiparesi). Lesioni dell'emisfero cerebrale destro determinano deficit motori controlaterali cioè a sinistra. Lesioni dell'emisfero cerebrale sinistro determinano deficit motori a destra e deficit del linguaggio. I deficit motori spesso si accompagnano a deficit della sensibilità. Anche i nervi cranici possono essere compromessi (il III°,il Vi° il VII° nervo cranico). I disturbi della coscienza sono più frequenti nell'ictus emorragico la cui prognosi è anche più grave. La terapia della fase acuta dell'ictus è imperniata sul sostegno alle funzioni vitali: cuore, circolo e respiro. Controllo dei fattori di rischio soprattutto ipertensione arteriosa e diabete, adeguata idratazione, terapia antiedemigena sono presidi indispensabili. La Riabilitazione va iniziata già nelle prime fasi dell'evento. |
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